UNIFORME DEL REGGIMENTO “LANCIERI DI AOSTA” (6°)

DESCRIZIONE GRANDE UNIFORME DI RAPPRESENTANZA

La Grande Uniforme di Rappresentanza per Ufficiali, Sottufficiali e Militare di Truppa che Svolgono servizi di Alta Rappresentanza si compone di n. 3 indumenti:
Giubba
Pantaloni
Mantella
La Giubba Sottufficiale e Truppa Premessa, è identica, si differenziano con i distintivi di grado. E’ di tessuto raso colore blu, costruita ad un sol petto, chiusa da una fila di 6 bottoni bombati di metallo bianco; contorni della giubba e del bavero, delle manopolole, dei controspallini e delle finte tasche sono filettati del colore distintivo del reggimento, color Rosso. I Controspallini sono detti mobili perché fissati da un lato mediante bottone e dall’altro sono cuciti alla spalla. Le maniche sono di mezza ampiezza, sulla cucitura esterna, a 5 cm dalla estremità inferiore, sono cuciti 2 bottoni del diametro di 1,3 cm. Al di sopra dei paramani sono applicati i distintivi di grado con l’intreccio a fiore. Le manopole hanno la forma a punta, sono in velluto o panno dello stesso colore di tutta la giubba, mentre il collo di colore rosso, alto 5 cm davanti e 4 cm dietro, alle due estremità vengono inserite le stellette in stoffa di 2,5 x 2,5 cm. Sulla falda posteriore, al centro sono cuscite le finte tasche con due bottoni ciascuna, sono alte 15 o 16 cm e devono distare 1 cm dal bordo inferiore della giubba.

I Pantaloni della Grande Uniforme di Rappresentanza da sottufficiali e truppa, sono del modello per armi a cavallo, i pantaloni sono confezionati in panno bigio (grigio azzurro). Lateralmente i pantaloni sono guarniti con due bande di panno blu, sono larghe ciascuna 28 mm e distanti tra loro 5 mm, l’apertura delle tasche deve essere tale da rimanere coperta dalle falde della giubba.

Gli accessori:
Bavaglino bianco
Camicia bianca maniche lunghe
Colbacco Sottufficiali e truppa

Il colbacco è’ costituito da un tubo di feltro ricoperto esternamente da pelo nero di foca, si completa con soggolo, nappina di lana rossa con al centro il numero dello squadrone ricamato in bianco su fondo nero, la nappina è perforata verticalmente per potervi infilare la penna, per gli uomini appartenenti agli stati maggiori dei reggimenti, alla scuola normale e al deposito stalloni ed allevamento cavalli, la nappina è completamente rossa.

Il fregio è posto tra nappina e visiera e consiste di:

  • Lance di metallo bianco incrociate sormontate da corona reale e numero del Reggimento impresso al centro;
  • Nappina rossa Coccarda nazionale:
  • Treccia annodata di colore rosso;
  • Penna corvo

STORIA DEL REGGIMENTO

I “Lancieri d’Aosta” vennero creati, nell’ambito della riforma generale dell’esercito degli Stati sardi ispirata al modello prussiano di Federico II il grande, dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia il 16 settembre 1774 in base al regio viglietto del precedente 28 agosto con la denominazione di Reggimento cavalleria “Aosta”. Il Reggimento venne affidato al figlio del sovrano, Vittorio Emanuele duca di Aosta (poi, re con il nome di Vittorio Emanuele I dal 1802 al 1821), dal quale presero la denominazione. Durante la campagna del 1849, il 23 marzo, il Reggimento combatte a Novara meritando la medaglia d’Argento al Valor Militare. Partecipa alla III Guerra d’Indipendenza meritando, nel corso della campagna del 1866, la medaglia d’Oro al Valor Militare per l’eroico combattimento di Monte Vento (Custoza) del 24 giugno. Il 4 novembre 1918, per l’ardita carica ed il travolgente inseguimento delle truppe austo-ungariche presso Corgnolo, lo Stendardo del Reggimento merita la medaglia di Bronzo al Valor Militare. Nel 1936, il Reggimento partecipa alla campagna dell’Africa Orientale con due gruppi squadroni guadagnando ben due medaglie di Bronzo al Valor Militare. Nel 1940, il Reggimento viene schierato sul fronte greco-albanese, distinguendosi brillantemente nella condotta delle operazioni ed ottenendo la croce di Guerra al Valor Militare. Nel 1976 i “Lancieri di Aosta” ricevevano la medaglia di bronzo al valore dell’Esercito per l’abnegazione dimostrata nelle operazioni di soccorso delle popolazioni colpite dal disastroso terremoto in Friuli. Sempre nel 1976 cambiavano denominazione e moduli operativi in 6º Gruppo Squadroni Carri “Lancieri di Aosta”. Il 7 maggio 1991 lasciarono la sede di Cervignano del Friuli per trasferirsi a Palermo. Il 3 marzo 1993, tornati al rango di reggimento, riprendono la denominazione attuale di Reggimento “Lancieri di Aosta” (6º). Nel corso della sua lunga storia “Aosta” è divenuto uno dei reparti più decorati delle Forze armate italiane: una medaglia d’oro al valor militare (Terza guerra di indipendenza, Custoza, 24 giugno 1866), una medaglia d’argento al valor militare (Prima guerra di indipendenza, Novara, 1848), tre medaglie di bronzo al valor militare (prima guerra mondiale, Corgnolo, 1918; due per la guerra contro l’Etiopia, 1935-1936), una croce di guerra al valor militare (seconda guerra mondiale, fronte greco-albanese, 1940), una medaglia di bronzo al valor dell’Esercito (lt terremoto del Friuli, 1976). Il 7 maggio 1991, il gruppo squadroni lascia la sede di Cervignano e viene trasferito a Palermo, dove il 3 marzo 1993, viene ricostituito come Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°), passando successivamente alle dipendenze della Brigata meccanizzata “Aosta” nel 1997. Dal 1992 al 2006, il Reggimento prende parte, ininterrottamente, alle maggiori operazioni di concorso alle Forze dell’Ordine (“Vespri Siciliani”, “Conca d’Oro” e “Domino”) e, contestualmente, dal 2001 al 2007, schiera nei Balcani (Bosnia Erzegovina e Kosovo), in seno alle operazioni condotte dalla NATO e dall’Unione Europea, propri reparti a livello squadrone e gruppo squadroni. Nel 2009, nel 2011, nel 2016 (a livello Gruppo Squadroni) e nel 2019, il Reggimento, configuratosi in Task Force “Lancieri di Aosta”, partecipa alle operazioni “Leonte 6, Leonte 10, Leonte 20 e Leonte 26” in Libano, sotto l’egida dell’ONU, assolvendo, tra gli altri, il delicato compito di sorveglianza della Blue Line, la linea armistiziale tra Libano ed Israele. Dal 2009, i “Lancieri di Aosta” hanno partecipato più volte all’Operazione “Strade Sicure”, sia con unità a livello squadrone sia con l’intero Reggimento assumendo, in quest’ultimo caso, la responsabilità di tutte le attività operative nella Sicilia Occidentale e con il compito di effettuare – in concorso alle Autorità di P.S. e congiuntamente alle Forze di Polizia – attività di controllo del territorio e di protezione di obiettivi sensibili nonché di gestione dei flussi migratori provenienti dal Canale di Sicilia. A suggello della sinergia e vicinanza della città e dei palermitani, in occasione del trentesimo anniversario dell’arrivo dei “Rossi Lancieri” a Palermo, il  5 maggio 2021 il Sindaco di Palermo ha concesso la cittadinanza onoraria al Reggimento.